sabato 14 aprile 2012

J'accuse!


 

Elie Levy

Ora che il tempo per il raccoglimento è finito, arriva quello della comprensione e dell'accusa. Mercoledì scorso, a Toulouse Street a Tel Aviv, presso la residenza dell'ambasciatore di Francia in Israele, si è tenuta una commemorazione in memoria delle vittime ebree di Mohamed Merah, alla presenza del Sig. Alain Juppé. Che coincidenza! Il nome dell'assassino è Mohamed, e la cerimonia sarà in rue de Toulouse!
Questo islamista francese non ha esitato, dopo aver abbattuto dei militari francesi, per "punirli" per il loro impegno in Afghanistan, ad assassinare brutalmente, metodicamente, e freddamente cosi' come aveva programmato un rabbino ei suoi due figli, e una bimba di 8 anni.
La sua motivazione era la vendetta. Voleva vendicare i bambini palestinesi, dei quali Mohamed Al-Dura, la falsa vittima di un falso reportage che France 2  presento' 12 anni fa, con la firma del suo capo ufficio informazioni in Israele, Charles Enderlin, è l'icona.

Mohamed Merah è colpevole dei crimini efferati che ha commesso, ma ci sono altri responsabili di questa tragedia. Quelli che con la loro ostinata cecità non hanno voluto vedere la verità.
Accuso i presidenti che si sono succeduti per 10 anni senza pretendere la verità su al-Dura, che hanno lasciato propagare la più grande menzogna-anti semita e anti-sionista - che è diventato la stessa cosa- dei tempi moderni;
Accuso i vari inquilini del Quai d'Orsay, e soprattutto l'ultimo, che, con le lacrime negli occhi, è venuto in Israele a rendere omaggio alle vittime ebree, di nutrire, con le sue dichiarazioni sulla politica estera, un anti-sionismo che porta inevitabilmente all'antisemitismo.
Accuso i 4000 firmatari della petizione del Nouvel Observateur d'aver sostenuto in maniera corporativista il mentitore Enderlin.
Accuso Charles Enderlin di aver convalidato, coperto e avvalorato scientemente  il falso reportage sulla falsa morte di Mohammed al-Dura. L'accuso di non aver, in nome del suo ego, riconosciuto la menzogna.

Accuso la maggior parte dei giornalisti, in particolare gli spacciatori dell' informazione come AFP, di distillare informazioni false, e utilizzare un vocabolario specioso quando si parla di Israele. Di utilizzare termini come "coloni" per gli uni e "martiri" per gli altri. Li accuso di nascondere la verità, dando un'immagine distorta dei due antagonisti del conflitto in Medio Oriente.
Accuso la direzione della rete televisiva pubblica FR2 per aver mandato in onda un documentario di Etienne Leenhardt dal titolo  "un occhio sul pianeta" che assomigliava più a un atto d'accusa, ricolmo di bugie e calunnie, presentandolo come un documentario imparziale
Accuso alcune organizzazioni ebraiche o non ebraiche, come l'Unione degli studenti ebrei di Francia o l'American Jewish Committee, e il suo ex delegato in Francia per le loro osservazioni ambigue.
Accuso le autorità francesi di aver lasciato sviluppare in Francia zone di illegalità, di non-diritto, nelle quali si possono facilmente ottenere sia un pacchetto di sigarette, che un chilo di cocaina o un kalashnikov
Accuso le politiche di ogni colore, dall'estrema destra all'estrema sinistra, per consentire a gruppuscoli di organizzare attività anti-israeliane di boicottaggio nei supermercati e nelle strade, dove camminare con un yarmulke in testa è sinonimo di rischio di aggressione.
Li accuso di aver abbandonato lo spazio pubblico all'islamismo radicale.

Accuso tutti i Glavany di qualunque partito essi siano,  di aver voluto dare l'immagine di Israele come un paese razzista nel quale l'apartheid è la regola. Accuso il presidente di mantenere un doppio standard. Lo accuso di non aver capito nulla della situazione in Medio Oriente, d'avere accolto con grande onore i dittatori arabi, dando loro una sorta di carta bianca.
Lo accuso di tenere da un lato la parte dell' "amico" che critica Israele e gli chiede di fare ogni sacrificio e ogni concessione, che chiede allo Stato ebraico moderazione, e tace sul pioggia di razzi che hanno colpito la gente di Sderot, Ashkelon o Ashdod, e presto Tel Aviv .

Sono grato a tutti coloro che oggi hanno capito l'importanza della lotta di Philippe Karsenty per ristabilire la verità.
Sono grato a Philippe Karsenty di aver dedicato 10 anni della sua vita per ristabilire la verità, l'onore di Israele e del suo esercito, in quello che, senza rischio di sbagliare, può essere descritto come l'affare Dreyfus dei tempi moderni.
"La menzogna genera l'odio, l'odio genera violenza", ha scritto Philippe Karsenty. Come non aderire al suo pensiero?
La violenza ha generato questo crimine efferato che ha visto un padre, i suoi due bambini e una bambina di 8 anni morire assassinati.
Tutti si dicono oggi solidali. C'è da aspettare queste tragedie?
Sì, tutti solidali oggi, ma domani?

http://jssnews.com/2012/03/25/jaccuse-par-elie-levy/

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