Varie&Eventuali

Negazionismo, antisemitismo, rimozionismo


Col termine «negazionismo» s’intende il tentativo condotto da «studiosi» e divulgatori di vario genere di negare che la Shoah si sia mai verificata, ovvero il tentativo di dimostrare che, anche se degli ebrei sono stati assassinati nel corso della seconda guerra mondiale il loro numero sarebbe stato assolutamente inferiore a quello accertato dalla storiografia, perché il regime nazista non avrebbe mai inteso sviluppare una politica di sterminio... CONTINUA A LEGGERE QUI

Come diffamare un'intera nazione: calunniare un celebre scrittore che non può più difendersi

Istruzioni per riscrive la storia in quattro semplici passi:
1) Prendere la frase che recita: «ognuno è l'ebreo di qualcuno, perchè i polacchi sono gli ebrei dei tedeschi e dei russi».
2) Riscriverla nel seguente modo: «ognuno è ebreo di qualcuno, oggi i palestinesi sono gli ebrei di Israele».
3) Attribuire la frase così paradossalmente trasformata ad un'intervista a La Stampa che sarebbe stata rilasciata da Primo Levi in un imprecisato giorno del 1969.
4) Aspettare il poco tempo necessario affinché si diffonda a macchia d'olio scivolando sull'istintiva e ossessiva avversione a Israele... CONTINUA A LEGGERE QUI

Ilan Pappè ha detto il falso

Ora possiamo ragionevolmente concludere che il famoso storico revisionista Ilan Pappé ha trasgredito il terreno "sacro" (travirgolette), inventando una citazione e attribuendola  DavidBen-Gurion. E' anche ragionevole concludere che il suo editore,Oneworld Publications e  i suoi colleghi presso l'Università diExeter non riusciranno a fargli rendere conto delle sue azioni... CONTINUA A LEGGERE QUI

Noi siriani, morti di serie C

Anche oggi l’aviazione siriana sta bombardando le città del Paese. Aleppo soccombe lentamente, schiacciata dalla forza distruttrice dei barili bomba – riempiti anche di pezzi di metallo, così da colpire ancora più persone - sganciati dagli elicotteri dell’esercito. Come al solito, a far accendere i riflettori mediatici sulla più grande tragedia degli ultimi tre decenni, sono sempre e solo le notizie di jihadisti con passaporto occidentale andati in Siria a combattere, le lamentele di una giornalista per la paga troppo bassa o il turista di guerra giapponese che va a fotografare i corpi straziati dei siriani... CONTINUA A LEGGERE QUI 

Documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sull'antisemitismo - Commissioni Riunite 2011 
(in 7 parti)


Il programma dell’indagine conoscitiva, deliberato dalle Commissioni, ha fissato l’obiettivo dello svolgimento di un’attività di monitoraggio e di approfondimento tematico del fenomeno dell’antisemitismo, sia a livello internazionale che nazionale, in una logica e prospettiva di indirizzo politico. In particolare, l’indagine è stata impostata in modo da evidenziare i nuovi caratteri che tale fenomeno ha assunto rispetto a quelli tradizionali, con particolare riferimento all’odio etnico e religioso, alimentato dal fondamentalismo, ed allo strumentale intreccio con l’antisionismo e con le derive negazioniste... CONTINUA A LEGGERE QUI

Come gli Europei vedono gli Ebrei


Il Gatestone Institute ha promosso una ricerca sulle discriminazioni in Europa. Tra queste, insieme agli stereotipi negativi verso gli immigrati, i Neri, i musulmani, l'antisemitismo è stato considerato una componente importante tra le ostilità crescenti riscontrate in Europa... CONTINUA A LEGGERE QUI



ISRAELE E LA GUERRA DEI MEDIA

Dobbiamo notare che ricercatori della generazione precedente hanno analizzato diversi aspetti del problema, ma a partire dalla metà degli anni ’80 e in seguito, questo ha suscitato molta meno attenzione. A questo ci sono diverse spiegazioni. Dopo la caduta dell’Unione sovietica e del Blocco dell’Est sembrava che il mondo fosse sulla soglia di una nuova era democratica. E con la firma degli accordi di Oslo (13 settembre 1993), molti credettero che la propaganda anti israeliana sarebbe cessata. Disconoscere il problema ha senza dubbio giocato un ruolo nella questione... CONTINUA A LEGGERE QUI

Sono Ebreo!

Come ogni anno in questo triste anniversario riproponiamo la storia di Daniel Pearl, il giornalista statunitense rapito e poi barbaramente ucciso mediante decapitazione (avete letto bene….) da parte di terroristi islamici che ripresero anche la scena con una telecamera ed inviarono poi il macabro video (che vi risparmiamo) alle autorità pakistane. Ricordiamo le ultime parole che questo povero ragazzo fu costretto a dire prima di essere ucciso: “sono ebreo, mio padre è ebreo, mia madre è ebrea”... CONTINUA A LEGGERE QUI


"Sulla Siria sbagliate tutto"
di Saad Kiwan

Cari amici de "Il Manifesto", sono passati un po' di anni da quando lavoravamo insieme a Via Tomacelli, ma vi leggo sempre da quaggiù. Lo sapete che sono tornato a Beirut, per una scelta di vita. In questi ultimi tempi, leggendovi, ho sentito il bisogno di dirvi che qui da noi ci sono dittatori in divisa o in borghese che governano da decenni , arrestano, reprimono, e torturano i loro popoli, sfruttano e accumulano fortune da miliardi di dollari saccheggiando le ricchezze dei loro paesi. Tutto questo in nome del "far fronte all'imperialismo e al colonialismo, e al sionismo"... CONTINUA A LEGGERE QUI

Otto motivi per cui chi è di sinistra dovrebbe stare a fianco di Israele
di Alan Krinsky

Israele continua ad essere il demonio prototipale della sinistra. Il principale esempio di un regime repressivo che abusa dei diritti umani. Nella sinistra, la gente si mobilita e si sente oltraggiata da Israele più che per qualsiasi altra causa... CONTINUA A LEGGERE QUI

Lady Ashton: storia di una cenerentola moderna. Chi sarà mai il suo principe azzurro?

Dopo le foto-fake di bambini palestinesi diffuse via Twitter dall'incaricata ONU per le relazioni con i Media e l'Informazione Khulood Badawi, guarda caso pochi giorni prima della famigerata Marcia del Giorno della Terra, o come forse sarebbe stato meglio chiamarla Marcia di Assedio allo Stato di Israele da parte di pacifisti poco raccomandabili, è ora il momento di gloria di Lady Ashton, che nel giorno della terrificante strage antisemita di Tolosa non ha trovato di meglio che ricordare i bambini di Gaza, per poi formalmente ritrattare adducendo una scusa a noi italiani ben nota: “mi hanno fraintesa”... CONTINUA A LEGGERE QUI

Antisionismo e/o antisemitismo: la parola agli studiosi


Un altro problema, particolarmente presente nei dibattiti recenti sull’antisemitismo, è se l’anti-sionismo rappresenti o no, di per sé, una forma di antisemitismo. Strettamente legati a questo sono altri due problemi: dove si situa il confine tra una critica “giustificata” di Israele ed una critica “antisemita”? In quale misura le comunità e le istituzioni fuori da Israele si vedono come rappresentanti di Israele? Ed è di per sé antisemitismo se le comunità ed istituzioni ebraiche diventano un bersaglio delle proteste contro Israele e/o le sue politiche?... CONTINUA A LEGGERE QUI

Un minuto di silenzio per le vittime di Monaco 1972


Al Comitato Internazionale dei Giochi Olimpici: 40 anni sono sufficienti!
Ai Giochi Olimpici di Monaco 1972, undici membri della squadra israeliana furono uccisi. Per quaranta anni le loro famiglie hanno chiesto al Comitato Olimpico Internazionale di osservare un minuto di silenzio in loro memoria... CONTINUA A LEGGERE QUI

 Il dovere della speranza

Speranza e disperazione. Ci sono stati anni in cui abbiamo oscillato fra le due. Oggi sembra che la maggior parte degli israeliani e dei palestinesi si trovi in uno stato d’animo nebuloso, piatto, privo di orizzonte. In un torpore ottuso, in un’auto-narcosi. Al giorno d’oggi, in un Israele avvezzo alle delusioni, la speranza (sempre che qualcuno vi faccia cenno) è immancabilmente insicura, un po’ timida, sulla difensiva. La disperazione invece è disinvolta, risoluta. Pare che parli a nome di una legge della natura... CONTINUA A LEGGERE QUI

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